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martedì 2 ottobre 2012

I Grandi del Jazz: 06 Artie Shaw - 07 Tommy Dorsey - 08 Count Basie: Le Big Band e L' Era dello Swing








06 - Artie Shaw


(1910-2004) sassofonista e clarinettista, compositore, direttore d’orchestra e scrittore.








In piena era dello swing Shaw ebbe la sua consacrazione a star musicale con una rielaborazione della popolare canzone Beguine the Beguine di Cole Porter
Il brano nel 1938, scalò le classifiche di vendita rimanendo ai primi posti per sei settimane.

Shaw per primo modifica la big band inserendo strumenti insoliti per il jazz come gli strumenti ad arco.
Il brano Interlude in B-flat, uno dei primi da lui composti, definisce quella che verrà poi chiamata the third stream, un mix molto bello fra jazz e musica classica (terreno comunque che aveva già esplorato anni prima George Gerswin con la sua Rapsodia in Blue).




Shaw è inoltre ricordato per aver impiegato come cantante stabile del suo gruppo musicale la grande Billie Holiday.




Diventa così con un atto di coraggio per l'epoca il primo direttore d'orchestra bianco ad utilizzare una vocalist di origine afro-americana.

Durante la seconda guerra mondiale si arruola nella Marina insieme a tutti i componenti della sua band e viene inviato nell'area del Pacifico.
Trascorre nella zona di guerra circa un anno e mezzo per portare conforto alle truppe USA con la sua musica e con spettacoli che venivano replicati fino a quattro volte al giorno.

Verso la metà degli anni 50 la sua attività come musicista subisce dapprima un notevole rallentamento fino a cessare poi del tutto.
Shaw sceglie così di abbandonare il palcoscenico per dedicarsi all'alta finanza e la scrittura (sue sono numerose fiction semi-autobiografiche ed il libro The Trouble With Cinderella).
Quando gli fu chiesto il perché, rispose che si era ritirato frustrato dal costante senso di inadeguatezza che provava come musicista.

Tra i suoi maggiori successi musicali si ricordano ancora i brani: Lady-be-good, Frenesi, Dancing in the Dark, Nightmare, Back Bay Shuffle, Accent-tchu-ate the Positive, Traffic Jam, They Say, Moonglow e Stardust.





07 - Tommy Dorsey


(1905-1956) direttore d'orchestra e trombonista dal suono preciso e molto melodioso.
Famosi i suoi acuti, che resero molto riconoscibili e apprezzate le sue incisioni.







Insieme al fratello maggiore Jimmy (virtuoso del sax e del clarinetto) fonda la band Dorsey's Novelty Six - Wilde Canaries che ebbe successo negli anni 20 (poi diventerà Dorsey Brothers Orchestra).

Nel 29 hanno molto successo con il brano Let's Do It (Let's Fall in Love) con Bing Crosby come cantante solista.
In questo periodo, forma anche un gruppo musicale che lo accompagnerà per molti anni durante la sua carriera musicale la Tommy Dorsey and his Clambake Seven, tra i quali spicca Jo Stafford.

Tommy Dorsey durante la sua carriera ha collaborato con Paul Whiteman, Louis Armstrong, Art Tatum e Benny Goodman.

Negli anni 30 le strade dei due fratelli si separano e Tommy fonda la propria orchestra mentre il fratello Jimmy continua con la vecchia band.
La nuova formazione avrà vari componenti e cantanti, fra cui anche il giovane Frank Sinatra: si dice che Sinatra abbia perfezionato il controllo del respiro osservando e imparando dagli insegnamenti di Dorsey mentre suonava il trombone.






Fra il 35 e il 45 è spesso ai primi posti nelle top ten delle radio statunitensi.
Nel 45 esce un album di grande successo intitolato Getting Sentimental dove Tommy suona con maestria una ballad divenuta un classico I’m Getting Sentimental Over You.





Tommy Dorsey fu anche un grande arrangiatore, scrisse numerosi successi come Song of India nel 37, Boogie Woogie nel 40 e molti altri che furono ai primi posti delle classifiche americane.

In tutta la sua carriera attiva, Dorsey ha venduto oltre 235 milioni di dischi.

Fu un vero pioniere nell'uso del trombone nel jazz: inventò la tecnica del "suono legato", ossia riusciva a prendere talmente tanto fiato da poter eseguire assoli lunghissimi e ininterrotti senza mai staccare il suono.

Nel 53 i fratelli Dorsey si riuniscono definitivamente nell'orchestra di Tommy e dal 55 al 56 insieme ad Elvis Presley sono in un famoso show televisivo della CBS.

Muore nel 1956 per attacco cardiaco (l’anno dopo morirà anche il fratello Jimmy per un cancro).






08 - Count Basie


(1904-1984) William Basie pianista e direttore d’orchestra.

Nel 1927 inizia come pianista di fulm muti.







Dopo aver partecipato a diversi gruppi nel 1935 forma una sua band, prendendo il nome di Count, sull’esempio di Duke Ellimgton.
Nel giro di un anno ottiene un contratto discografico e la sua Count Basie Orchestra diventa una delle più importanti dell’era dello swing.

Dopo tanti grandi successi nel 1950 la scioglie per ricostituirla nel 1952 e per diventare così un punto di riferimento del jazz e una scuola per giovani musicisti, fra gli altri Lester Young, Herschel Evans, Buck Clayton,Stan Getz,Jimmy Rushing e Joe Williams.




Una palestra che diventerà basilare per la musica di quegli anni, con Basie che inizia a collaborare con tutti i grandi del suo periodo.




Nel 1957 incide con Joe Williams l'album One O'Clock Jump e nel 1956 Count Basie Swings, Joe Williams Sings, con Every Day (I Have the Blues) che diventa un grande successo.
Nel 1959 con Billy Eckstine l'album Basie-Eckstine Inc.
Nel 1963 con Ella Fitzgerald un album memorabile Ella and Basie.
Nel 1962 con Frank Sinatra incide Sinatra-Basie e nel 1964 It Might as Well Be Swing.
Incide poi con Tony Bennet, Sammy Davis Jr.,Bing Crosby e Sarah Vaugham.

Alla fine degli anni ’60 torna al jazz e nel 1970 incide Afrique un disco sperimentale e d'avanguardia.
In questo periodo registra con Dizzy Gillespie degli album molto belli Basie Jam, Basie and Zoot, Prime Time e The Gifted Ones.

Nel 1976 un attacco cardiaco gli blocca la carriera per diverso tempo, tanto che gli ultimi spettacoli lo vedono seduto su una sedia a rotelle.

Muore nel 1984 per un tumore.

martedì 24 maggio 2011

I Grandi del Blues: 40 Wynonie Harris - 41 Big Jay McNeely



40 - Wynonie Harris

(1915-1969) chitarrista, famoso per i suoi testi irriverenti e spiritosi.

Raggiunge il massimo successo dal 1946 al 1952 dove con ben 15 hits top ten diventa il vero precursore del rock and roll.





A 16 anni lascia la scuola ed inizia come cantante chitarrista in band come The Sultans e Preston Love's Band.

Forma un duo con la ballerina Velda Shannon e nel 1934 sono l'attrazione fissa del Ritz Theatre di Omaha, sua città natale.
L'anno dopo inizia a suonare blues, andando spesso a Kansas City dove conosce Jimmy Rushing e Big Joe Turner.

Nel 1935 in piena Grande Depressione è ormai diventato una celebrità locale.
Nel 1940 si trasferisce a Los Angeles.

Nel 1943 suona al Rhumboogie Club di Chicago dove conosce Lucy Millinder che gli propone di entrare nel suo gruppo.

L'anno dopo debutta all'Apollo Theatre di Harlem dove esegue per la prima volta il suo famoso brano Who Threw The Whiskey in the Well.

Nel 1944 ha la sua prima incisione sempre con Lucy Millinder ma il disco non viene subito pubblicato.


La fama di Harris cresce e l'anno dopo lascia il gruppo.

La Decca pubblica il disco e Who Trew The Whiskey in the Well diventa il suo primo grande successo.

Nel 1945 inizia la carriera da solista, forma una sua band e per la Philo incide, con la presenza di Johnny Otis, il brano Around The Clock, che diventa molto popolare.



Incide poi per altre etichette, ma i suoi più grandi successi sono pubblicati dalla Syd Nathan's King: Good Rocking Tonight, una cover di Roy Brown, Good Morning Jude, All She Wants To Do Is Rock e Bloodshot Eyes, una cover di Hank Penny.





Dal 1954 al 1964 cambia diverse case discografiche, incide ancora brani di successo come Sweet Lucy Brown, Spread The News, Saturday Night, Josephine e Did You Get The Message, ma è sempre più indebitato,non riesce più ad arrivare alle cifre del suo momento magico e non accetta il declino della sua carriera.

Nel 1964 ha la sua ultima incisione per la Chess con brani famosi come The Comeback, Buzzard Luck e Conjured.

Nel 1967 la sua ultima esibizione live all'Apollo Theatre con Big Joe Turner, Big Mama Thornton, Jimmy Witherspoon e T-Bone Walker.

Nel 1969 muore per un tumore all'esofago.







41 - Big Jay McNeely

nasce nel 1927 come Cecil James McNeely, sassofonista, conosciuto per il suo modo di suonare intenso ed energico e per i suoi folli spettacoli dal vivo.







Famose le sue esibizioni dal vivo, quando riusciva a trascinare il pubblico con le sue esibizioni acrobatiche, come nel 1949 al Wrigley Field Baseball Stadium dove suona giocando a baseball o nel 1999 a 72 anni suonati all'Apollo Theatre di New York dove salta giu dal palco suonando un sax fluorescente e ballando break dance.

Il suo maggior successo è stato una ballata blues There Is Something On Your Mind con il cantante Little Sonny Warner.


Nel 1947 suona al Barrelhouse Club di Johnny Otis dove firma per la Savoy Records che lo convince a cambiare nome in Big Jay considerando Cecil non convincente.


La sua prima hit fu The Deacon's Hop del 1949, a cui seguì l'anno dopo Wild Wig,altra hit che consentì a Big Jay di avere successo per tutti gli anni 50.

Negli anni 60 inzia il declino tanto che nel 1971 lascia per diventare postino.

Nel 1983 torna alla musica con una sua etichetta.

La sua musica è piacevole da ascoltare, il suo blues diventa spesso rhythm and blues con un suono accattivante e moderno.

Discografia

I suoi album sono:

- Big Jay McNeely del 1954
- A Rhythm and Blues Concert del 1955
- Big Jay McNeely in 3-D uscito nel 1956 e nel 1959
- Live at Cisco's nel 1963
- Swingin' del 1984
- Live at Birdland live del 1957 pubblicato nel 1992
- Nervous del 1995
- Crazy del 1997
- Central Avenue Confidential del 2000 (compilation)

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