venerdì 23 dicembre 2011

I Grandi del Blues: 59 - Hubert Sumlin




Nasce nel 1931, chitarrista, conosciuto principalmente per la collaborazione, durata più di venti anni, con il gruppo di Howlin' Wolf.

Il magazine Rolling Stones l'ha inserito nella lista dei 100 migliori chitarristi di tutti i tempi, è ancora attivo ed è una delle ultime leggende del blues.




Nasce come i grandi del blues nel Delta del Mississippi e all'età di otto anni riceve la sua prima chitarra.



A 15 anni forma un gruppo con James Cotton.

Nel 1953 ha una audizione con Howlin, l'anno dopo, a solo 18 anni entra nella band come seconda chitarra.



L'anno dopo Jody Williams lascia il gruppo e Sumlin diventa il chitarrista principale del grande armonicista, posizione che mantiene, a parte una partecipazione nel 1956 nel gruppo di Muddy Waters, fino alla morte di Howlin nel 1976.





La sua chitarra era la base perfetta per l'armonica e la voce possente di Wolf.





Il gruppo dopo la morte di Howlin diviene The Wolf Pack e rimane attivo fino a tutto il 1980, poi Hubert inizia la sua carriera solista, carriera comunque già iniziata nel 1962 con le prime incisioni a suo nome.

Sono tanti i brani pubblicati dalla mitica Chess alla metà degli anni 60 che si sono avvalsi della sua chitarra, fra gli altri: Built For Comfort,Shake For Me, 300 Pounds of Joy, Louise, Goin’ Down Slow, Killing Floor e Wang Dang Doodle.

Ha sempre dichiarato di aver subito l'influenza di artisti che come lui sono stotria di questa musica, nomi del calibro di Muddy Waters, Charlie Patton, Robert Johnson e Robert Lockwood.

Il suo stile ritmico semplice, asciutto, dal boogie ostinato, ha creato un vocabolario,al quale tutti gli appassionati del genere fanno riferimento costante.
Sono tanti gli hook, i riff e gli shuffle,ormai patrimonio comune,quasi scontato del genere,che sono in realtà sue invenzioni.




Grande chitarrista, personaggio cardine del blues, non è mai arrivato però al grande pubblico penalizzato da una voce non alla portata del suo talento e da una sua attitudine che lo ha visto negli anni ottimo esecutore ma mai personaggio.

Uomo modesto, semplice, un artigiano del blues rimasto tale, senza aver mai voluto strafare e crescere troppo.




Un vero esponente del blues, del blues più vero che nasce nei campi di cotone come canzone di protesta, l'unico modo che i neri conoscevano per stare insieme e ricordare la loro Africa perduta.



La musica di Sumlin ha reso il blues del delta del Mississippi accessibile a chitarristi come Clapton, Page, Richards e tanti altri.

Ha contribuito così, come Muddy Waters e lo stesso Howlin Wolf, a quel blues inglese fondamentale alla nascita del blues rock, diventato negli anni 70 una fase splendida della musica moderna.





Durante le loro carriere, tanti artisti hanno poi ripreso i suoi brani imitando il suo stile, fra tutti:
- Eric Clapton ha eseguito Goin' Down Slow da solista e Spoonful con i Cream
- i Rolling Stones hanno suonato una loro versione di Little Red Rooster
- gli Yardbirds una loro Smokestack Lightnin
- i Led Zeppelin hanno rielaborato Killing Floor nella loro The Lemon Song.



Discografia

1969 - Hubert's "American" Blues!
1971 - Kings of Chicago Blues, Vol.2
1975 - My Guitar & Me
1976 - Groove
1980 - Gamblin' Woman
1987 - Hubert Sumlin's Blues Party
1989 - Heart & Soul
1990 - Healing Feeling
1994 - Blues Anytime!
1994 - Blues Guitar Boss
1998 - I Know You (1998)
1998 - Chicago Blues Session Vol.22
1998 - Wake up Call
2004 - About Them Shoes
2005 - Blues Guitar Boss (ristampa)








Oggi ha 80 anni.









L'ultima leggenda vivente del blues è ancora attiva e con la sua chitarra ci riporta ad un periodo nel quale la musica è arrivata a livelli di perfezione talmente unici e irripetibili che non è stato più possibile ripeterli.
Ultimo di questi grandi artisti, di grandi musicisti che provavano per mesi e anni prima di arrivare a quella perfezione che gli richiedeva la loro arte.
Artisti sempre pronti a migliorarsi e a studiare nuove tecniche, senza mai accontentarsi del grado a cui riuscivano ad arrivare.

La vera crescita nella musica, e non solo, è la ricerca continua del miglioramento.

martedì 6 dicembre 2011

I Grandi del Blues: 58 - B.B. King



Riley B. King nasce nel 1925.

Indiscusso re del blues, B.B.King (B.B. sta per Blues Boy) già appartiene alla leggenda della musica come uno dei più dotati chitarristi e vocalist blues di ogni tempo.

La voce di King è morbida e profonda, capace di evocare una profonda malinconia e pochi istanti dopo risuonare in una incontenibile esplosione di gioia.




King e la sua chitarra, una Gibson E-335 da lui chiamata Lucille, hanno letteralmente insegnato l’ABC del blues ad altre leggende venute dopo come Eric Clapton, Jimi Hendrix e Stevie Ray Vaughan.

Un successo che dura da più di 40 anni, con 14 Grammy e milioni di dischi, considerato dalla rivista Rolling Stone il terzo chitarrista più bravo del mondo e uno dei migliori di tutti i tempi.




Il padre suonava la chitarra e accompagnava spesso la madre predicatrice di sermoni della Chiesa Metodista.

E' questa una situazione tipica di molti musicisti neri blues e jazz, molti nascono dal gospel e questo riesce a dar loro l'impronta esistenziale tipica dello sviluppo di questa musica.




Grazie a questi stimoli il giovane King vive da subito nella musica, riceve la prima chitarra a quattordici anni e comincia a cantare appunto nei gruppi gospel.

Lavora con la sua famiglia come mezzadro in una cotton belt, pagato 35 cent ogni 45 kg di cotone raccolto.




La musica era la sua grande passione, nel tempo libero seguiva T-Bone Walker e Lonnie Johnson e artisti jazz come Charlie Christian e Django Reinhardt.

Nel 1943 si trasferisce a a Memphis nel Tennessee, dove affina la sua tecnica con l'aiuto del cugino, il grande Bukka White.




Inizia a lavorare in una radio locale,trasmetteva solo musica nera,una cosa estremamente rara in quegli anni, facendosi chiamare con il nome di The Pepticon Boy, che più tardi divenne The Blues Boy from Beale Street o più semplicemente The Beale Street Blues Boy,ll nome fu poi abbreviato a Blues Boy e, infine, a B.B.


La sua carriera come chitarrista inizia, come molti bluesman, suonando agli angoli delle strade ma grazie all'appoggo di White riesce a farsi notare e nel 1948 si esibisce in un programma radiofonico con Sonny Boy Williamson.
Nel 1949 inizia a registrare per la RPM Records, prodotto da quel Sam Phillips che più tardi come Sun Records, diventerà una figura centrale della musica degli anni 50 e 60.



Il nome della sua chitarra è Lucille e nasce da un anedotto raccontato più volte da lui stesso: nell'inverno del 1949 stava suonando in una sala da ballo, per riscaldare il locale era stato acceso un barile contenente del kerosene.
Ad un certo punto due uomini incominciano a litigare, il barile cade, scatena un incendio e tutti fuggono.
Una volta fuori King si accorge di aver lasciato dentro la sua preziosa chitarra, una Gibson semi acustica,e rischia la vita per tornare a riprenderla.
Il giorno dopo viene a sapere che il motivo della lite era stata una donna di nome Lucille, decide allora di usare quel nome per tutte le sue chitarre.






È considerato l'iniziatore della tecnica del vibrato per cui il dito compie piccoli movimenti incrociando la corda anziché seguirne la lunghezza, tecnica detta hummingbird (colibrì), proprio per i movimenti della mano sulla tastiera.






Il suo primo gruppo i B.B. King Review era composto da Calvin Owens e Kenneth Sands alla tromba, Lawrence Burdin alto saxophone, George Coleman tenor saxophone,Floyd Newman baritone saxophone, Millard Lee al piano, George Joyner al basso, Earl Forest e Ted Curry alla batteria.

La sua musica era spesso improvvisata e per questo i suoi concerti dal vivo sono stati spesso memorabili, con un numero enorme di serate l'anno ed in tutto il mondo.
Nel 1956 ha un record di 342 concerti, nello stesso anno fonda la sua casa dscografica la Blues Boys Kingdom, con sede in Beale Street a Memphis.




Negli anni cinquanta King è già una star e uno dei principali esponenti del neonato R&B.

Incide con grande successo una serie memorabili di hits come:You Know I Love You, Woke Up This Morning, Please Love Me, When My Heart Beats like a Hammer.




E poi Whole Lotta' Love, You Upset Me Baby, Every Day I Have the Blues, Sneakin' Around, Ten Long Years, Bad Luck, Sweet Little Angel, On My Word of Honor e Please Accept My Love.

Nel 1962 King firma per la ABC-Paramount Records.

Nel novembre del 1964 registra al Regal Theater di Chicago l'album Live at the Regal che sarebbe ben presto entrato nella leggenda.

Il suo primo succeso non blues fu una cover di The Thrill Is Gone di Roy Hawkins che nel 1969 scalò le classifiche sia pop che R&B,un evento molto raro ancora oggi.


L'elenco dei suoi successi continua per tutti gli anni settanta con canzoni quali To Know You Is to Love You e I Like to Live the Love.
Una misura del suo successo: dal 1951 al 1985 King è apparso sulle classifiche R&B di Billboard ben 74 volte.

Nei decenni successivi ha registrato sempre meno senza perdere in popolarità grazie alla partecipazione a show televisivi, film e tenendo annualmente circa 300 serate in giro per il mondo.


Nel 1988 conquista una nuova generazione di fan grazie al singolo When Love Comes To Town, suonata insieme agli U2.

Nel 1996, viene pubblicata la sua autobiografia Blues All Around Me.

Nel 2000 registra Riding With the King in coppia con Eric Clapton.

Nel 2004 è stato insignito di una laurea ad honorem presso University of Mississippi.

Nel 2005 per festeggiare i suoi 80 anni, pubblica un album pieno di ospiti illustri, fra i tanti Van Morrison, Eric Clapton, Sheryl Crow, John Mayer, Mark Knopfler, Gloria Estefan ed Elton John.

Nel 2006 suona con Gary Moore all'Hallam Arena di Sheffield in Inghilterra una stupenda versione di Since I Met You Baby.
Nel 2009 suona con un'altra leggenda del blues inglese John Mayall all'Arena di Wembley, sempre in Inghilterra.




Gli artisti che dichiarano B. B. King tra le loro influenze principali non si contano.





Fra gli altri: Eric Clapton, Mike Bloomfield, Albert Collins, Buddy Guy, Freddie King, Jimi Hendrix, Otis Rush, Johnny Winter, Albert King e molti altri.
Non c'è chitarrista blues, famoso o sconosciuto, che non abbia in repertorio qualche fraseggio del maestro.
B.B.King è uno degli interpreti più apprezzati e seguiti nella scena musicale e pur tra mille influenze, compromessi e concessioni al mondo dello spettacolo, ha avuto il merito di far conoscere il blues ad un pubblico vastissimo.
E' riuscito a portare il blues vero, afroamericano, all'interno del rock, creando atmosfere nuove ed esaltanti.
Il rhithm'n'blues, si può considerare una sua creazione, è il blues ritmico, il blues ballabile.
La sua musica ha contribuito alla nascita dei grandi miti della musica degli anni 70, fra tutti i Rolling Stones.

Una sua bellissima dichiarazione dice:
"Molte notti sono passate viaggiando, da una città all'altra senza pausa, per oltre 50 anni.
Ho registrato moltissimi dischi, ho avuto, come tutti, momenti buoni ed altri cattivi, ma il Blues è stata sempre la costante della mia vita. Posso aver perduto l'emozione per altre cose, ma non per il Blues.
E' stato un lungo percorso, difficile e duro, la vita notturna della strada non è certo una vita sana e bella, piena di addii e solitudine, ma anche capace di grandi emozioni.
Tornassi indietro rifarei la stessa scelta, perché la notte,con tutto ciò che rappresenta, è stata la mia vita".




Discografia Essenziale

1957 - Singin' the Blues
1958 - The Blues
1960 - My Kind of Blues




1965 - Live at the Regal
1968 - Lucille
1969 - Live & Well
1969 - Completely Well
1970 - Indianola Mississippi Seeds
1971 - Live in Cook County Jail
1971 - B. B. King in London
1972 - Guess Who
1972 - L.A. Midnight
1974 - Together for the First Time (With Bobby 'Blue' Bland)
1975 - Lucille Talks Back
1976 - Bobby Bland and B. B. King Together Again...Live
1978 - Midnight Believer
1981 - Why I Sing the Blues
1985 - Six Silver Strings
1986 - Spotlight on Lucille

1987 - Great Moments with B.B. King
1988 - The King of the Blues: 1989
1989 - Indianola Mississippi Seeds
1989 - Got My Mojo Working
1990 - Lucille Talks Back
1991 - There is Always One More Time
1992 - Why I Sing the Blues
1992 - Lucille
1992 - King of the Blues
1993 - Blues Summit
1997 - Deuces Wild
1998 - Take it Home
1998 - Completely Well
1998 - Blues on the Bayou
1999 - Let the Good Times Roll
2000 - Makin' Love is Good for You

2000 - Riding with the King
2001 - A Christmas Celebration of Hope
2002 - Blues is King
2003 - Reflections
2003 - Martin Scorsese Presents the Blues: B.B. King
2006 - Sings Spirituals
2008 - One kind favor

Oggi ha 86 anni ed è l'ultima leggenda vivente del blues.

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