sabato 26 giugno 2010

02 - Il Classic Rock degli Anni '70



Gli anni settanta si aprirono con una serie di morti eccellenti che, loro malgrado, costituirono un divario fra il rock degli anni sessanta e quello degli anni settanta: Jimi Hendrix nel settembre del 70, Janis Joplin (nella foto accanto) nell'ottobre dello stesso anno e Jim Morrison (nella terza foto) l'anno seguente.



La serie dei lutti era già iniziata nel 1969 con la scomparsa del chitarrista e fondatore dei Rolling Stones, Brian Jones (nella foto accanto).

Queste morti andarono a confermare, come già era avvenuto nel blues ma soprattutto nel jazz,lo strano connubio fra la musica e l'abuso di sostanze come alcool, barbiturici, eroina e cocaina.




Un connubio che andava a materializzare quell'immagine di artista maledetto che sembrava normale negli anni 30, con la nascita del blues e fino agli inizi degli anni 70, passando per quella musica psicadelica che andava a incentivare il consumo di droge leggere, non mortali ma certamente dannose, come la marjuana e LSD.




Una immagine che è costata centinaia di morti, fra i più grandi artisti della musica moderna, e dovuta principalmente all'ignoranza dei danni che l'abuso di tali sostanze comportava.

La storia della musica di quegli anni è un continuo elenco di morti dovuti agli abusi di una vita sregolata, come se essere artisti fosse sinonimo di consuni sfrenati, di alcolizzato o di tossico.


La musica è ben altro, ed essere artisti vuol dire vivere completamente per la propria passione, senza pensare ad altro.



La musica continua a cambiare, arrivando quasi alla perfezione.
Vengono aggiunti nuovi strumenti con nuove sonorità, aumentano le sezioni ritmiche.

L'esempio più classico di questa evoluzione è Carlos Santana, con i suoi ritmi latino americani.








Anche in Inghilterra la sezione ritmica diventa basilare per alcuni nuovi gruppi e anche per i molti che provenivano dagli anni sessanta come i Cream, i King Crimson e i Vanilla Fudge (nella foto accanto).









L'evoluzione di questa parte del rock si ritroverà nei gruppi del cosiddetto hard rock con i Black Sabbath, Thin Lizzy (nella foto accanto), Led Zeppelin, i Queen, Ac/Dc e i Deep Purple.




Gruppi che daranno il via al punk degli anni 80 con le sue infinite varianti, e con una musica che perderà il suo essere poesia, denuncia sociale, lotta politica.
La musica degli anni 80 e dei decenni successivi, che non tratterò in questi miei articoli, diventerà puro intrattenimento e perderà ogni contatto con la realtà.




La musica che oggi si ascolta non deve far pensare, non vuole avere nessun significato e non lo cerca, si ascolta e finisce nel giro di pochi mesi.





Se un ragazzo prende una chitarra per suonare e per cantare con un gruppo di amici, andrà, anche senza volerlo, a ritrovare i brani che si suonavano e cantavano almeno trent'anni prima.

La musica quella con la M maiuscola sembra rimasta a quegli anni, il resto è solo un ripetere all'infinito gli stessi giri e gli stessi riff, rinnovati, modernizzati, computerizzati, ma sempre quelli.

Nostalgia di un periodo?
Forse, ma è nostalgia di un momento magico, durato quarant'anni, dalla nascita del blues negli anni 30, passando per il jazz, al country, fino agli anni 70, nel quale la musica è arrivata al suo massimo possibile, non ripetibile e non riproponibile.

venerdì 25 giugno 2010

01 - Il Classic Rock degli anni '60



Negli anni cinquanta l'America e la sua "nuova generazione" cercavano nuovi modi di esprimersi e di intendere il rock and roll.

La musica era ormai stata influenzata dall'avvento di Elvis e il pubblico era aperto a nuove mode e nuove tendenze, iniziavano a sentirsi le prime chitarre distorte e i primi "urlatori" del rock and roll.




I Rolling Stones avevano dato una grande svolta alla musica già con i primi dischi, ponendo in risalto le chitarre e la batteria incalzante, con ritmi semplici ma incisivi, unendo blues e puro rock garage.
Tutto appariva incredibilmente giovane e fresco, tanto che già nel 1965 centinaia di gruppi seguivano le orme degli Stones.



I giovani si dividevano fra chi puntava alle melodie strizzando l'occhio anche ai più sperimentali Beatles, che esploravano tra pezzi lenti e canzoni alluginogene le nuove possibilità della musica rock.


I Beatles realizzano il cambiamento che porta alla musica che oggi ascoltiamo, trasformano le radici blues e jazz, comuni a tutta la musica moderna, in qualcosa di molto piacevole da ascoltare ma non banale, anzi estremamente curato nei testi e nella composizione.
Brani che ancora oggi dopo più di 40 anni non hanno perso nulla della loro freschezza e originalità.

Il fenomeno Stones e Beatles si estese trovando l'apice nel 1966 quando innumerevoli gruppi, ognuno con caratteristiche proprie, portavano alla luce tutti i sentimenti di ribellione che erano nell'aria in quei tempi in America.

Nacquero generi come il garage (che univa elementi di musica punk inglese), il freakbeat, di indubbia influenza Beatles, ma il tutto appariva incredibilmente nuovo.

A questo si aggiunse Jimi Hendrix uno dei più grandi chitarristi della storia, il quale apportò una buona dose di psichedelia con un autentico virtuosismo musicale.

Il successo del festival di Woodstock, nell'estate del 1969, fu la consacrazione della nuova cultura giovanile: mezzo milione di persone si riunì per tre giorni, ritrovandosi a condividere, grazie a un grandioso concerto, passioni politiche, gioie e problemi nel segno del folk di Joan Baez e Bob Dylan, ma anche e soprattutto della nuova musica rock.


Il rock estremamente politicizzato di quegli anni ebbe due figure più intellettuali:

- i Velvet Underground che con Lou Reed autore dei testi, cambiarono radicalmente la definizione di rock.
Autori di soli 4 album, i Velvet Underground scrissero due pietre miliari del rock: The Velvet Underground & Nico e White Light/White Heat.




- i Doors storico gruppo rock autore di indimenticabili melodie e testi interessanti anche da un punto di vista letterario e poetico, grazie al genio di Jim Morrison voce del gruppo.

Da ascoltare l'album di esordio omonimo,il successivo Strange Days e l'album della rinascita Morrison Hotel, che contiene la stupenda Roadhouse Blues.




Il rock and roll americano ebbe un grosso impatto, ma probabilmente le influenze maggiori furono inglesi.
Nascono formazioni storiche come gli Animals (nella foto) e gli Yardbirds, dove suonava un certo Eric Clapton, altro grande su cui girerà gran parte della musica degli anni 70.

Erano anni di grandi fermenti e sono tanti i gruppi inglesi di successo, fra tutti meritano una citazione i Kinks, gli Small Faces e gli Who.

giovedì 24 giugno 2010

04 - I Grandi Personaggi

Gli ultimi tre artisti che ho inserito in questa mia personalissima divisione sono Gerorge Gershwin e Irving Berlin due compositori che hanno scritto pagine destinate ad entrare nella storia della musica, e Ray Charles, un artista dalla vita travagliata, raccontata molto bene in un recente film interpretato da Jamie Foxx.


06 - George Gershwin

(1898-1937) Jacob Gershowitz fu uno dei più popolari compositori del noveccento, autore di capolavori come Rhapsody in Blue e Summertime.

La sua opera spaziò dalle composizioni classiche per orchestra ai musical, in poco più di 20 anni compose oltre 700 canzoni, molte delle quali, riprese da artisti come Ella Fitzegerald e Billie Holiday, divennero classici del Jazz.

Cambiò nome in George Gershwin quando cominciò a lavorare come pianista e compositore.
A quei tempi era una pratica diffusa nel mondo dello spettacolo: molti immigrati adottavano uno pseudonimo che suonasse più "americano", per semplicità di pronuncia (a volte, anche per nascondere le proprie origini).

Anche il fratello maggiore Israel, attivo come paroliere, cambiò nome in Ira Gershwin.

Il primo lavoro di George Gershwin, When You Want 'Em You Can't Get 'Em, venne pubblicato nel 1916.
L'anno dopo fu ingaggiato dagli editori musicali Harms Publishers, specializzati nei musical, con un contratto di 35 dollari alla settimana.
Gershwin avrebbe lavorato con loro per un decennio, componendo canzoni per gli spettacoli musicali a Broadway.

Nel 1919 ottenne il suo primo grande successo con Swanee, il brano, scritto per il musical The Capitol Revue ed interpretato da Al Jonson vendette milioni di copie.

L'anno dopo Pauil Whiteman gli chiese di comporre un brano strumentale per la sua band, nasce così Rapshody in blue.

Il pezzo fu eseguito per la prima volta nel 1924 nel concerto di Whiteman e la sua jazz band alla Aeolian Hall di New York: fu un enorme successo.
Spinto dal successo della Rapsodia, Gershwin si cimentò altre volte nella cosiddetta "musica colta" e tra il 25 eil 28 scrisse il Concerto in fa per piano e orchestra, I preludi per piano e Un americano a Parigi.

George e il fratello Ira divennero una straordinaria coppia di autori.
Il loro primo lavoro fu la commedia musicale Lady Be Good del 1924 con brani come Fascinating Rhythm e The Man I Love.

Seguirono poi i musical Oh, Kay!,con Someone to Watch over Me, Americana, Treasure Girl, Funny Face con S'Wonderful, Strike Up the Band con I've Got A Crush On You.


Nonostante la grande depressione del 29 scrivono Girl Crazy nel 1930, con I Got a rhythm e Embraceable You, e Of Thee I Sing nel 31, primo musical a vincere il Prermio Pulitzer.
Nel 36 si trasferiscono ad Hollywood, l'anno dopo musicarono Shall We Dance e A Damsel in Distress.

Mentre stava lavorando alla partitura per il film The Goldwyn Follies, George Gershwin si accasciò al suolo.
Morì poco dopo nemmeno quarantenne, per un tumore al cervello.

Al suo funerale venne suonata Rhapsody in Blue.


07 - Irving Berlin

Israel Isidore Baline (1888-1989), altro famosissimo compositore,autore di brani indimenticabili, si avvicinò alla musica da autodidatta e non imparò mai a suonare correttamente il pianoforte né a leggere la musica.
In pratica usava solo i tasti neri, e per questo si fece costruire un piano speciale con pedali che gli consentivano di cambiare tonalità a piacimento senza spostarsi sulla tastiera.

Un assistente si occupava poi della trascrizione degli spartiti delle sue composizioni.

Nel 1907 cambiò nome in Irving Berlin e nello stesso anno venne pubblicata per la prima volta una sua canzone, Marie from Sunny Italy, per la quale ricevette un compenso di 37 cents.

Il successo come autore di musical arrivò nel 1911 con la canzone Alexander's Ragtime Band.


Nel corso della sua lunghissima carriera, Berlin compose oltre un migliaio di canzoni per moltissimi spettacoli di successo a Broadway.
Il suo maggior successo resta il musical Annie Get Your Gun con una delle più famose canzoni di Berlin, considerata a ragione un inno del mondo dello spettacolo, ossia There's No Business Like Show Business.


Nell'autunno del 38 la minaccia di una nuova guerra si faceva sempre più vicina e Irving decise di scrivere una canzone di pace, lo fece recuperando un pezzo scritto nel 1918 e mai pubblicato.

Il brano God Bless America divenne poi una delle canzoni patriottiche più amate negli Stati Uniti, quasi un secondo inno nazionale.



Ebbe sempre un buon rapporto con il cinema, tanto che nel primo film sonoro della storia del cinema The Jazz Singer del 1927, c'è un suo brano, Blue Skies.

La sua collaborazione più proficua fu quella con Fred Astaire e Ginger Rogers con il celeberrimo film Top Hat del 1935, che annovera motivi indimenticabili come Cheek to Cheek e Top Hat, White Tie and Tails, poi con il film Follow the Fleet del 1936, con l'indimenticabile Let's Face the Music and Dance, e il film Carefree del 1938 che include la canzone premio Oscar Change Partners.

Fu per il film Holiday Inn che compose nel 1942 White Christmas, per cui ricevette anche l'Oscar come migliore canzone.
Il brano, cantato da Bing Crosby raggiunse il primo posto nella classifica americana e da allora è sempre riapparso in classifica ogni anno per Natale ed ha venduto oltre 30 milioni di copie solo nella versione di Bing Crosby.
Ne sono state pubblicate oltre 500 versioni diverse in decine di lingue, che ne fanno la canzone natalizia più incisa al mondo.


Abbandona gli spettacoli musicali nel 1962 dopo l'insuccesso del musical Mr. President.

Muore nel 1989 a 101 anni.


08 - Ray Charles

(1930-2004) Ray Charles Robinson pianista e cantante, uno dei pionieri del soul, cieco dall'età di sette anni, riesce a coniugare in maniera unica generi diversi, dal rhythm & blues al country.

I suoi successiu da Georgia on My Mind a I Can't Stop Loving You, Unchain My Heart, Hit the Road Jack rimangono nella storia della musica moderna.



Nasce da una famiglia di umili origini nel sud degli Stati Uniti e rimasto orfano si trasferisce dapprima in Florida per frequentare la scuola in un istituto per sordomuti dove impara a suonare, e poi nel 47 a Seattle.

Inizia presto ad incidere dischi ed il suo nome venne accorciato per non confonderlo con un pugile all'epoca molto famoso, Sugar Ray Robinson.


Il suo primo brano ad entrare nelle classifiche di vendita è nel 1951 Baby, Let Me Hold Your Hand.

Ad inizio della carriera era influenzato dallo stile vocale dei cantanti dell'epoca ma dopo aver stipulato un contratto con la Atlantic Records, affinò il suo stile tanto da svilupparne ben presto uno assolutamente personale, miscelando gospel, jazz e country in una combinazione che ha affascintato più di una generazione.

Nel 1953 I Got A Woman.


Dal 55 al 59 incide brani come This Little Girl of Mine, Lonely Avenue, Mary Ann, Drown in My Own Tears e The Night Time (Is the Right Time).
Nel 1959 incide What’d I Say e l’album The Genius of Ray Charles.
Quello stesso anno lascia l’Atlantic per l’ABC ed incide brani come Georgia On My Mind,Hit The Road Jack e Unchain Of My Heart.

Nel 1962 incide l’album Modern Sounds in Country and Western Music.
Nel 1965 viene arrestato per possesso di eroina e rimane un anno in clinica per disintossicarsi.

Incide una mitica versione di America The Beautiful.

Negli anni 80 e 90 partecipa a film, tiene concerti in tutto il mondo.

Muore nel 2004 per un cancro al fegato.

Il suo ultimo album Genius Loves Company esce due mesi dopo la sua morte, ne fanno parte tutti i maggiori artisti contemporanei da BB King a Van Morrison, da Willie Nelson a Elton John.
Escono altri due album postumi Genius & Friends, duetti registrati dal 1997 al 2004,e Ray Sings Basie Swings,live del 1973 sulla musica di Count Basie.
Per la rivista Rolling Stones è al n.10 fra i 100 artisti più grandi di tutti i tempi.

martedì 15 giugno 2010

03 - I Grandi Personaggi

05 - Frank Sinatra

(1915-1998) considerato uno dei più grandi interpreti di tutti i tempi, personaggio importante e carismatico,protagonista della storia di questi anni, è stato collocato al primo posto fra le personalità dello spettacolo di questo secolo.
La sua carriera ha spaziato per quasi 70 anni, dai primi anni 30 al 1995, ha inciso circa 2200 canzoni e venduto più di 600 milioni di dischi in tutto il mondo.

Ha influenzato la vita e la politica americana, amico di Roosevelt e Kennedy, che aiutò notevolmente ad eleggere, amico di Nixon e Reagan.

Nasce da una famiglia italo americana e decide di diventare un cantante dopo aver sentito Bing Crosby alla radio.
Inizia a cantare in piccoli locali e nel 1932 viene notato dal trombettista Harry James.
Nel 35 costituisce il suo primo gruppo, gli Hoboken Four, e vince nello stesso anno un concorso per giovani talenti.
Si esibisce in una ventina di spettacoli alla settimana, vive alla giornata, guadagna solamente 70 cents per 7 giorni.


La gavetta finisce nel 1938 quando arriva al Rustic Cabin, un saloon che trasmette spettacoli dal vivo nella Dance Parade di New York, viene assunto come intrattenitore ufficiale del locale.
Collabora sempre con Harry James e nell' estate del 39 Sinatra registra la sua prima canzone, All Or Nothing At All.

Nel 1940 si unisce all'orchestra di Tommy Dorsey, è la svolta, diventa famoso come cantante.

Piace molto ai giovanissimi, un pubblico completamente nuovo per la musica leggera, che fino ad allora si era rivolta soprattutto agli adulti.
In pratica, Frank Sinatra fu il primo teen idol, un idolo per i ragazzi americani.

Nel 42 lascia Tommy Dorsey e firma un contratto con la Columbia, conosce un enorme successo e, a cavallo tra il 1943 e il 1944 entra per ben 23 volte nella top ten delle classifiche americane.
Ben presto viene considerato il più grande cantante statunitense dopo Bing Crosby, il suo idolo giovanile.
In questo periodo si afferma come "The Voice", un soprannome prestigioso riconosciuto in tutto il mondo.

Nel 44 esordisce al cinema con Higher and Higher, l'anno dopo con Anchors Aweigh, accanto a Gene Kelly, che gli insegnerà a ballare.

Negli stessi anni è la voce più popolare anche alla radio.

Nel 1946 viene invitato ad un gala party all' Avana a Cuba e in quell'occasione sembra siano nati i suoi rapporti con la mafia, mai provati e sempre negati.


Nel 49 è interprete assieme a Gene Kelly, Kathryn Grayson e Betty Garrett, di On The Town, film di enorme successo, che ad oggi è considerato uno dei migliori musical della storia del cinema.


Nel 1950 entra in periodo di crisi sia lavorativa che sentimentale con il rapporto burrascoso con Ava Gardner, ma nel 1953 con il film Da Qui All’Eternità vince l’oscar.




In quello stesso anno, snobbato dalle grandi case discografiche, viene scritturato dalla Capitol Records, incide I’m Walking Behind You.

Per le successive incisioni sceglie una big band di fiati che aggiungerà alla sua musica quello swing che la renderà unica e assolutamernte riconoscibile.
Il brano South Of Border diventa un grande successo.

In quegli anni, accanto al fragile 78 giri di lacca, l'industria discografica comincia a proporre il più moderno microsolco, e fu proprio grazie a questo supporto che avviene il grande rilancio discografico di Sinatra.
L' album Songs for Young Lovers, ha un diametro di 25 cm. e contiene otto brani, è considerato il primo esempio di concept album, diventa un enorme successo sia per il cantante, che per il nuovo formato che fino a quel momento era stato accolto con indifferenza dai consumatori.

A questo album seguono molti altri, quasi tutti presentati come raccolte di brani aventi uno stile e un argomento comune.
Tutti diventano grandissimi successi commerciali, anche dal punto di vista della critica, ancora oggi gli album incisi per la Capitol sono considerati quelli meglio riusciti artisticamente.



Durante gli anni 50 e 60 Sinatra lavora molto a Las Vegas e fonda il Rat Pak, un gruppo con Dean Martin (il miglior amico di Sinatra), Sammy Davis Jr e Joey Bishop, a cui si univa talvolta Shirley McLaine.

Il Rat Pack diviene famoso in tutto il mondo per il film Ocean's Eleven.



Sinatra e gli altri membri del Rat Pack giocarono un ruolo importante nella lotta alla segregazione razziale negli alberghi e casinò del Nevada, evitando di frequentare quelli che si rifiutavano di servire Sammy Davis Jr. perchè nero.
Vista la popolarità del gruppo, molti locali adottarono un atteggiamento più tollerante, pur di poter vantare la presenza di ospiti così celebri.

Nel 1960 Frank Sinatra è ormai una star, fonda la propria etichetta, la Reprise Records.

Tra il 65 e il 69 appare in molti special televisivi, dove canta in coppia con la figlia Nancy, Ella Fitzgerald, Antonio Carlos Jobim, con il quale incide anche un album.

Nel 1971 si ritira dalle scene per un esaurimento nervoso.



Ritorna a cantare dopo due anni con una strepitosa acclamazione alla Casa Bianca per la festa degli italo-americani, alla presenza del presidente americano Richard Nixon e del Presidente del Consiglio Italiano Giulio Andreotti.


Nell'autunno del 74 ha un trionfale ritorno a New York, dove con due concerti al Madison Square Garden, trascina letteralmente la folla e la scatena come da tempo non avveniva.


I due concerti presero il nome di The Main Event e furono trasmessi in televisione, seguiti da circa 100 milioni di persone nei soli Stati Uniti.

Nel 1982 canta, ad un concerto di beneficenza per la prima volta accanto al tenore Luciano Pavarotti.
Tra i due nasce una grande amicizia coltivata negli anni e culminata con il duetto di My Way nell'ultimo disco Duets del 1993.

Alla metà degli anni ottanta raggiunge il vertice della sua potenza vocale, sancito da una moltitudine di critici musicali che definiscono un capolavoro la sua esibizione del 1985 alla Carnegie Hall di New York.

Nel 1990, in occasione del 75esimo compleanno Sinatra inaugura una serie di concerti in tutto il mondo, il Diamond Jubileè Tour, che lo porta a suonare in ogni angolo del pianeta.


Nello stesso anno in una cerimonia ufficiale canta per l'ultima volta con Ella Fitzgerald, prima del ritiro di quest'ultima per gravi problemi di salute.

Continua ad esibirsi dal vivo fino a tutto il 1994, quando alla fine di una tournée con Nathalie Cole, si vede sofferente e affaticato all'occhio della telecamera e capisce che è arrivato il momento di ritirarsi.


Questo però non prima di due ultime esibizioni dal vivo a Fukuoka, pochi giorni dopo, il 19 e 20 dicembre del 1994, davanti a 96.000 spettatori, nelle quali sembra aver ritrovato la grinta dei tempi migliori, con una magistrale interpretazione di My Way nell'ultima serata.


Dopo tra le lacrime, annuncia che questo era stato il suo ultimo concerto: il pubblico rimane sbigottito, ma tra la delusione generale parte una standing ovation che dura parecchi minuti, con The Voice che deve rientrare diverse volte prima di congedarsi definitivamente.

Nel novembre dello stesso anno si tiene una grande festa all'auditorium di Los Angeles, per i suoi 80 anni.
L'evento viene ripreso dalle telecamere e intitolato Sinatra: 80 Years My Way, trasmesso sui canali televisivi statunitensi, seguito da quasi 150 milioni di persone.

Nonostante avesse già banali problemi di memoria (per cui a partire dal 1987 dovette far installare videowall durante i concerti per ricordare i testi delle canzoni), poco dopo il suo ritiro, dalla fine del 1996, Sinatra inizia a soffrire di gravi problemi di salute: viene colpito da due infarti, da un ictus e infine da un cancro.

Nella tarda serata del 14 maggio del 1998 Frank Sinatra muore, assistito dai familiari.


A modo suo, come recita in My Way, si dice che abbia staccato la spina della macchina che lo teneva in vita, sorridendo per l'ultima volta alla moglie Barbara.

Per rendergli onore nella notte tra il 14 e il 15 maggio tutte le luci di Las Vegas si spengono, per la prima volta nella città dei casinò.

A New York, l'Empire State Building si illumina di blu, in omaggio a Old Blue Eyes.

Tutto il mondo si ferma per qualche minuto, a ricordo di un artista che come pochi è riuscito ad entrare prepotentemente nella storia di questo secolo.

martedì 8 giugno 2010

02 - I Grandi Personaggi

03 - Cole Porter

(1891-1964) compositore, il più sofisticato dei cinque grandi del musical americano.

Un artista che con George Gershwin, Irving Berlin, Jerome Kern e Richard Rodgers ha posto letteralmente le basi della musica moderna.

Il suo stile musicale elegante, sottile ed arguto produsse capolavori della musica jazz e non come Night and Day, I Get a Kick Out of You, Begin the Beguine, I've Got You Under My Skin.


Il suo esordio a Broadway è del 1916 con Sea America First, ma fu un grosso fiasco.

Decisivo per la sua carriera fu, l'incontro con l'impresario Roy Goetz che cercava qualcuno in grado di comporre una musica di genere europeo nello stile del jazz per il musical Paris.

Porter si mise al lavoro e nel 1928 andò in scena ottenendo uno strepitoso successo.


Fu il primo di una lunga serie, al musical Paris seguirono:
- Gay Divorce nel 1932 con la celebbre Night and Day
- Anything Goes nel 1934 con brani come Anything Goes e I Get a Kick Out of You
- Jubilee nel 1935, dove era inserita la canzone Begin the Beguine, divenuta in breve un successo mondiale,
- Du Barry Was a Lady nel 1939, Panama Hattie nel 1940, Kiss me Kate nel 1948, considerata il suo capolavoro, e Can-Can nel 1954 col famoso motivo I Love Paris.
Nel 1933 scrisse le canzoni per la rivista Nymph Errant, messa in scena a Londra, e considerata da Porter la sua opera migliore, anche se non ha mai avuto il successo delle altre sue opere.
Per il cinema compose le musiche di molti film, in parte derivati dalle sue commedie musicali, come: The Gay Divorcee nel 1934, Nata per danzare nel 1936, Rosalie nel 1937, Break the News nel 1938, The Pirate nel 1948, High Society nel 1956, Les Girls nel 1957.

La vita privata di Cole Porter fu decisamente particolare: omosessuale dichiarato, fu però devoto e affezionato marito della ricca e affascinante Linda Lee Thomas che sposò nel 1919, senza mai nasconderle le sue avventure e la sua diversità.

Nel 1937 cade da cavallo e rimane paralizzato, passerà tutta la vita su una sedia a rotelle.


Nel 1954 muore la sua amata moglie e Cole si ritira a vita privata, si spegne a causa di una insufficienza renale all'età di settantatre anni.


04 - Ella Fitzgerald

(1917-1996) una delle più grandi cantanti jazz di tutti i tempi, vantava un'estensione vocale di tre ottave e una grande capacità di improvvisazione.

Rimasta orfana a quattordici anni, debuttò giovanissima nel 1934 all'Apollo Theatre di Harlem a New York.

L'occasione fu una delle famose Amateur Nights, le serate dedicate alle competizioni canore dei dilettanti, a cui Ella Fitzgerald partecipò e vinse.

Viene subito assunta da Chick Webb con il quale incide A-Tisket, A-Tasket e Mister Paganini, che la lancia tra le stelle della musica.



Alla morte di Chick Webb nel 39 l'orchestra continuò a fare spettacoli con il nome di "Ella Fitzgerald and Her Famous Orchestra".

Nel 41 inizia la carriera solistica, abbracciando nel tempo i più svariati generi, dal gospel allo swing, dal blues al jazz.



Negli anni 50 è in tournée in Europa e Nord America con l'orchestra di Duke Ellington, apre concerti con la celeberrima Take the A Train.

Ha collaborato con tutti i grandi del jazz da Oscar Peterson a Count Basie., da Duke Ellington a Louis Armstrong.
Nel 1957 in un concerto storico canta con l'altra grandissima signora del jazz, Billie Holiday.

Dal 1956 al 1964 incide una serie memorabile di songbooks, con il repertorio delle canzoni scritte da George Gershwin, Cole Porter e Harold Arlen.

Famosi i suoi duetti con Armstrong: Porgy and Bess (che include la splendida Summertime), Ella and Louis, Ella and Louis Again, tutti molto belli e da ascoltare assolutamente.

Grande dal vivo, riusciva ad improvvisare con estrema facilità,talvolta anticipando la stessa orchestra che la stava accompagnando.

Famosa è l'esibizione nel 1960 in un'indimenticabile concerto a Berlino, cantando Mack the Knife, dimentica le parole ed improvvisa in modo stupendo, nel più classico stile jazz.

Negli anni 60 e 70 continuò instancabile ad incidere dischi e ad esibirsi in tutto il mondo.

Gravi problemi di salute segnano gli ultimi anni, diviene cieca a causa del diabete e nel 1993 le vengono amputate le gambe.
Muore nel 1996.

domenica 6 giugno 2010

01 - I Grandi Personaggi

Inizio con questo articolo a parlare di artisti che non riesco a catalogare, grandi artisti e grandi personaggi che hanno lasciato un profondo segno non solo nella storia della musica ma in quella del costume e della quotidianetà, fino a diventare parte integrante della storia di questi anni.

Un elenco come sempre assolutamente personale:

01 - Aretha Franklin
02 - Billie Holiday
03 - Cole Porter
04 - Ella Fitzgerald
05 - Frank Sinatra
06 - George Gerswin
07 - Irving Berlin
08 - Ray Charles

01 - Aretha Franklin

Nasce nel 1942 è una delle icone del gospel,del soul e del R&B,giudicata da riviste specializzate come una delle migliori cantanti di sempre.
Bambina prodigio, a solo 14 anni incide il suo primo brano e firma un contratto con la Columbia Records.
Nei primi anni 60 incide Rock-a-Bye Your Baby with a Dixie Melody, ma alla Columbia cantava solo jazz e non riusciva ad esprimere tutto il suo potenziale.

Nel 1967 passa all'Atlantic e le sue incisioni prendono una innovativa venatura soul.
Brani come I Never Loved a Man (The Way I Love You)) influenzarono grandemente lo scenario R&B degli anni a venire, meritandole fin da subito il titolo di The Queen of Soul.

In quegli anni consegue anche notorietà internazionale e diviene motivo di orgoglio per le minoranze di colore americane.

Tra la fine degli anni 60 e gli inizi degli anni 70 il successo fu totale,i suoi dischi spaziavano dal gospel al blues, dal pop al rock and roll alla disco music.

Indimenticabili sono alcune sue cover dei Beatles come Eleanor Rigby, della Band come The Weight, di Simon & Garfunkel come Bridge Over Troubled Water, brani reinterpretati e reinventati di nuovo.
Live at Fillmore West e Amazing Grace sono due dei suoi più famosi albums, il secondo è un doppio live di gospel.

Tra i singoli di successo di quegli anni: Chain of Fools, You Make Me Feel Like a Natural Woman, Think, Baby I Love You, The House That Jack Built e Respect, una cover di Otis Redding che è diventata la sua canzone simbolo.

Nei primi anni 70 la sua musica si addolcisce leggermente senza perdere nulla della sua potenza.

Nel 73 Quincy Jones collabora al suo nuovo album You ma il disco, nonostante il singolo Angel sia diventato un classico della musica soul, non ha fortuna.

Dalla fine degli anni 70 e per tutti gli anni 80 i consensi di critica e pubblico iniziano a calare e la più nota incisione di quegli anni è Freeway of Love del 1985.

Ha continuato ad incidere con un risultato però qualitativamente inferiore alle leggendarie registrazioni degli anni '60.
Oggi vive a Detroit ed è ancora in attività.


02 - Billie Holiday

(1915-1959), nota anche come Lady Day, è stata una delle più grandi cantanti blues e jazz di tutti i tempi.
Il suo vero nome era Eleanora Fagan Gough, lo cambia in omaggio all'attrice Billie Dove, di cui era una grande ammiratrice.
Ebbe un'infanzia molto difficile e travagliata tanto che iniziò a cantare nei night club di Harlem ad appena 15 anni.

Nel 1933, diciottenne, viene scoperta dal produttore John Hammond che le organizza alcune sedute in sala d'incisione con Benny Goodman, da cui viene subito scritturata.
Inizia così una carriera strepitosa che la vede cantare con tutte le leggente del jazz.

Il suo nome è legato ad artisti del calibro di Count Basie e Artie Shaw.
Il rapporto con Lester Young fu particolare, i loro duetti sono parte integrante della storia di questa musica.

Billie Holiday fu tra i primi cantanti neri ad esibirsi assieme a musicisti bianchi, superando le barriere di razza e colore, anche se doveva comunque utilizzare l'ingresso riservato ai neri, e rimanere chiusa in camerino fino all'entrata in scena.


Una volta sul palcoscenico però si trasformava in Lady Day e tutto cambiava, riusciva con il suo coinvolgimento emotivo e la sua voce unica a rendere speciali anche i brani più semplici.

Nei suoi spettacoli portava sempre una gardenia bianca tra i capelli, che divenne il suo segno distintivo.



Nel 47 appare nel musical New Orleans accanto a Luis Armstrong.
Nel 54 è in tournée in Europa.
Nel 56 scrive un'autobiografia, Lady Sings the Blues.

La carriera e la vita di Billie Holiday furono fortemente segnate dalla dipendenza dall' alcool e dalla droga, da relazioni burrascose e da gravi problemi finanziari.


Anche la sua voce ne risentì, e nelle sue ultime registrazioni l'impeto giovanile lascia il posto ad un grande rimpianto.

La morte la portò via molto presto, ad appena 44 anni, per le complicanze di un'epatite.


Il suo impatto sugli altri artisti fu comunque notevole in ogni fase della sua carriera, e anche dopo la morte continuò ad influenzare cantanti come Janis Joplin e Nina Simone.

Tra le canzoni più famose del suo repertorio God Bless the Child (da lei composta), I Loves You Porgy e The Man I Love di George Gershwin, Fine and Yellow e Strange Fruit.
Quest'ultimo brano fu negli anni 40 un inno della protesta per i diritti civili.

Archivio blog