venerdì 31 luglio 2009

1 - I Grandi del Rock:Bob Dylan

Robert Allen Zimmerman nasce nel 1941, conosciuto anche attraverso altri pseudomini come:
Elston Gunnn o Bob Dillon,
Blind Boy Grunt o Bob Landy o Tedham
Porterhouse,
inseriti su alcuni album,
Lucky Wilbury o Boo Wilbury, come componente dei Traveling Wilburys,
Jack Frost come produttore dell'album Love and Theft e co-produttore degli album Under the Red Sky e Time Out of Mind),
Sergei Petrov come co-sceneggiatore del film Masked & Anonymous,
Justin Case usato occasionalmente nei tour dal 1980 al 1990
Elmer Johnson, usato al Mississippi River Festival di Edwardsville, il 14 settembre 1969, come guest star insieme al gruppo The Band.

Ha all'attivo una carriera pluridecennale iniziata nei primi anni sessanta, una vera icona della musica moderna e popolare, un mito americano.
Erede di Woody Ghutrie, ha scritto innumerevoli canzoni e ballate molte delle quali entrate a far parte dell'immaginario collettivo di più generazioni, come Blowin' in the Wind, My Back Pages, Chimes of Freedom, Song to Woody, Desolation Row, Mr Tambourine Man, Knockin'On Heaven's Door, e tante altre.
Ha sempre rifiutato ogni tipo di etichetta che per lui è stata coniata, rifiuntandosi sempre di entrare nel music business, anzi giocandoci sopra, utilizzando come detto anche nomi diversi.
Attore, regista cinematografico,autore di colonne sonore, è presente in tutta la cultura popolare degli ultimi quarant'anni, americani e non.

Alla fine del 2004, dopo un lungo silenzio, Dylan ha dato alle stampe il primo volume della sua trilogia autobiografica, "Chronicles - Volume 1".
In esso, racconta in prima persona del suo arrivo a New York da Minneapolis nel pieno dell'inverno del 1961, dopo un viaggio in autostop a bordo di una Impala del '57 durato un giorno ed una notte, attraverso il middle-west innevato.
Lo scopo del viaggio era quello di conoscere i cantanti blues e folk in voga a quel tempo come Sonny Terry ed il reverendo Gary Davis, ma soprattutto per conoscere il suo idolo Woody Guthrie, che incontrerà in ospedale gravemente malato e poco prima della sua morte.
L'esordio discografico, dopo l'arrivo a New York e i primi spettacoli al Village (il debutto sul palco avvenne l'11 aprile 1961), giunse nel '62 con un album che porta semplicemente il suo nome.

Vastissima è diventata da allora la sua discografia, ricca anche di incisioni pirata che in alcuni casi hanno raggiunto nel tempo un qualche carattere di ufficialità, recuperati dalla sua stessa casa discografica.

Gli inizi della carriera lo vedono un punto di riferimento per i nascenti movimenti giovanili, con Joan Baez diventa un paladino per la lotta per i diritti civili.
La metà degli anni Sessanta segna per Bob Dylan un periodo di forte maturazione, collabora attivamente con i componenti del gruppo dei Beatles e con il gruppo californiano dei Byrds, a cui farà interpretrare molte delle sue celebri ballate, collabora con Donovan, cantautore inglese dai testi molto particolari e suggestivi.

Negli Anni Ottanta darà vita a collaborazioni discografiche estemporanee con gli scanzonati colleghi dei Traveling Wilburys (Jeff Lynn, Roy Orbison, George Harrison e Tom Petty) , a cui si aggiungevano in occasione di performance dal vivo anche cantanti come Eric Clapton e Neil Young (memorabile una versione del gruppo di My Back Pages).
Il 26 Novembre del 1976 partecipa al concerto The Last Waltz, ultimo spettacolo dal vivo della sua band storica, The Band.
Il concerto verrà filmato da Martin Scorsese in un film che ha fatto storia.
Sempre in campo cinematografico Dylan ha ricevuto nel 2000 un Oscar per la migliore colonna sonora Things Have Changed per il film The Wonder Boys.

Parlare di Bob Dylan è sempre difficile, la sua musica e i suoi testi hanno fatto la storia della musica moderna.
Un consiglio a chi mi segue in questo blog: iniziate ad ascoltarlo leggendo i testi, scoprirete un personaggio anticonvenzionale e un mondo che vi riporterà ad anni dove la musica era arte e cultura, lotta per le proprie idee e poesia.

sabato 25 luglio 2009

5 - Il Rock Anni 70:storia di un decennio magico


Il rock della West Coast

Il rock californiano, dopo l'apparizione dei Doors e di Janis Joplin che si rivolgevano entrambi al rock blues, subì l'influenza del folk e del country,
dando vita a quella commistione di generi chiamata semplicemente West Coast.

Fra i gruppi west coast più rappresentativi ci furono i Jefferson Airplane,i Grateful Dead, i Byrds, i Buffalo Springfield ed i Quick Silver Messenger Service.
Questi gruppi si erano anche spartiti le influenze musicali: i Jefferson Airplane erano il gruppo più psichedelico e vicino alla cultura hippie californiana.
I Grateful Dead si rivolgevano, invece, ad una musica più acida.

I Quick Silver Messenger Service, con due chitarre soliste che si avvicendavano continuamente, erano una via di mezzo fra i due gruppi sopraelencati, mentre i Buffalo Springfield e i Byrds si erano invece rivolti alla fusione tra country e rock.

L'inizio degli anni sessanta aveva visto la nascita in California del supergruppo Stills, Crosby, Nash and Young.
Il gruppo era molto ben assortito con Crosby che rappresentava l'anima musicale, Stills, con Neil Young, il rock più duro, arrabbiato e spesso politicizzato, e Graham Nash la poesia sognante del disimpegno ( molto apprezzate da Crosby insieme al quale inciderà un disco intitolato semplicemente Crosby & Nash).

Un buon esempio delle diverse anime del gruppo è l'album doppio Four Way Street del 1971, un live diviso in due parti distinte una elettrica l'altra acustica.

Il gruppo californiano più longevo che ha attraversato tutti gli anni settanta quasi integro è stato quello dei Jefferson Airplane.
Il gruppo era aperto ai più svariati contributi, nei loro dischi ci sono spesso ospiti come Crosby, Stills o Jerry Garcia il chitarrista dei Grateful Dead.
Fondamentale fu la presenza di Grace Slick la cui voce calda rimase sempre una delle caratteristiche dei Jafferson Airplane (anche quando si trasformarono in Jefferson Starship).
La Slick fu autrice con il marito chitarrista-cantante Paul Kantner della maggior parte dei brani suonati dal gruppo.

Alla fine degli anni settanta la musica trasognata, ma legata profondamente al rock, come quella di Jefferson Airplane, Grateful Dead e Quick Messenger Service, lasciò spazio a nuovi gruppi più legati al country, le atmosfere si rilassarono, e l'impegno politico e sociale iniziò a scomparire.

Salirono alla ribalta della west coast veri e propri gruppi country come quello degli America o gruppi del country rock come quello degli Eagles, ma la musica West Coast nell'aspetto più genuino era scomparsa con la fine delle marce della pace.




Il Southern Rock

Nel sud degli Stati Uniti nacquero gruppi come gli Allman Brothers Band, ZZ Top e i Lynyrd Skynyrd che furono l'ingresso sulla scena del rock dell'altra faccia del sud, quella della musica bianca, vicina al country di stampo più classico ma con la novità dell'inserimento di chitarre elettriche, tastiere e percussioni.

Un esperimento simile era stato già tentato da Bob Dylan negli anni sessanta ma con poco successo, gli Allman Brothers e i Lynyrd Skynyrd invece riescono nel tentativo, grazie anche al contributo di un chitarrista come Duane Allman.

martedì 21 luglio 2009

4 - Il Rock Anni 70:storia di un decennio magico


Il glam rock

Un discorso a parte merita il cosiddetto glam rock le cui figure più famose furono David Bowie e i Roxy Music.

Il trasformismo di Bowie ed il dandismo di Bryan Ferry, il cantante dei Roxy Music, svilupparono nuovi legami con la letteratura e con la musica classica contemporanea, in particolare Stockhausen, che avrà un ascendente molto forte sul tastierista dei Roxy Music, Brian Eno, uno dei musicisti più preparati e geniali dell'intera storia del rock, che sarà poi uno dei protagonisti della musica elettronica e d'avanguardia.

David Bowie proviene dalla scuola teatrale di mimo di Linsay Kemp ed inserisce i suoi costumi impensabili e le scenografie psichedeliche nella struttura della sua musica.

Nell'ambito della sua produzione discografia che ha coperto l'intero decennio, va citato un momento particolare: il cosiddetto periodo "berlinese", quando Bowie collaborò con Brian Eno in tre album: Low e Heroes del 77 e Lodger del 79 tre piccoli capolavori di glam ed elettronico insieme.
Si ricordano come esponenti del glam rock anche i Queen, Fred Mercury incarnava praticamente tutti i principi del dandysmo.

Tabular Bell: una sinfonia rock

Un caso a parte fu quello della nascita di Tubular Bells di Mike Oldfield un disco fuori dagli schemi della tradizione del rock britannico.
L'album di Mike Oldfield era strutturato come un unico brano musicale ma, dato che si trattava di un insieme di nastri preregistrati dove ogni strumento era suonato dall'autore, una volta assemblati insieme i nastri, Tubular Bells divenne una specie di sinfonia rock.

Tubular Bells fu anche il disco che inaugurò la Virgin Records, una casa discografica che opponeva alle grandi major una produzione di musica rock sperimentale altrimenti sconosciuta.
La scelta fu felice, Tubular Bells scalò immediatamente le classifiche europee e americane e fu usato anche per la colonna sonora di uno dei film più famosi del periodo:L'esorcista.

L'arrivo del punk rock

Con l'ascesa del punk in Inghilterra alla fine degli anni settanta la scena musicale cambiò radicalmente.
L'esplosione di questo nuovo fenomeno azzerò di colpo anni di progressive, i gruppi che ne decretarono la nascita furono in particolare due: quello dei Sex Pistols e quello dei Clash.
La musica punk ritornò a delle sonorità hard e violente e rintrodusse il vecchio schema rock di voce, chitarra, basso e batteria.

Il punk inglese cavalcò il diffuso malcontento delle nuove generazioni e un certo anarchismo selvaggio che si ritrova nei pezzi punk come in Anarchy in the U.K. e la versione corretta dai Sex Pistols dellinno nazionale inglese God save the queen mentre nel primo album dei Clash si trovano titoli come White riot, Police and Thieves e London 's burning.

Forse per la prima volta in Gran Bretagna musica rock e politica si incontrarono, ma si persero velocemente di vista: erano iniziati gli anni ottanta.

Mentre in California imperava la Beat Generation, New York con Andy Warhol divenne la città della Pop Art. Warhol negli anni sessanta aveva promosso la nascita dei Velvet Underground con Lou Reed cantante e compositore.
Dopo questa esperienza Reed si avvicina al glam rock con l'aiuto dell'amico David Bowie che produce i suoi primi album: Lou Reed (1972), Transformer (1972) e la crepuscolare Berlin (1973).




Nel 1974 con il disco dal vivo Rock N Roll Animal, Reed riuscì nell'intento di sposare il glam con il rock dei Velvet Underground. Un altro protetto di David Bowie, oltre Lou Reed, fu il cantante degli Stooges: Iggy Pop.









Iggy Pop, si differenziava da Lou Reed per una continuità di stile ancora legato alla musica dura metropolitana, anche se era considerato da David Bowie come uno degli eredi della sua musica.

Trovatosi al centro della rivoluzione punk, in America rappresentata dal gruppo dei Ramones, Iggy Pop cavalcò l'onda della nuova musica facendola propria.

Anche Patti Smith si adeguò alle nuove sonorità, soprattutto nei primi due album, Horses e Radio Ethiopia e nel singolo Piss Factory che è di chiara impronta punk.

martedì 14 luglio 2009

3 - Il Rock Anni 70:storia di un decennio magico


Il Rock Progressivo


Nel frattempo a Londra si affacciavano personaggi come Arthur Brown, Pink Floyd e Soft Machine che cominciarono ad introdurre nella musica rock nuove atmosfere e musicisti pronti a spaziare in melodie musicalmente più complesse rispetto a quelle del rock primitivo che basava la sua musica sullo schema voce-chitarra-basso elettrico e batteria. L'introduzione delle tastiere ebbe un ruolo fondamentale in questo cambia-mento di rotta, anche se il rock duro rimase alla base di molti grandi gruppi, un esempio per tutti i Led Zeppelin.





In quegli anni la musica prese una strada che sconvolse il modo di fare rock:il tastierista Keith Emerson esibì un modo nuovo di usare gli strumenti classici come il pianoforte miscelando sonorità rock con quelle del ragtime, del jazz e della musica classica (famosa in questo senso la versione del Blue Rondò a La Turk di Bach).





Gli anni settanta furono unici anche per le sperimentazioni, i generi più disparati come il country, la classica, il jazz, il blues si fusero con il rock, in nuove sonorità e con nuove strumentazioni.

Alla base di questa rivoluzione fu coinvolta anche la tecnologia che nel frattempo aveva introdotto nella musica strumenti come il sintetizzatore, il moog, il mellotron che ebbero una grossa influenza sui tastieristi e aprirono la stagione del progressive.
La maggior parte dei musicisti ormai provenivano dai conservatori, le melodie e le strutture dei brani si andavano raffinando e venivano inseriti strumenti come il flauto, il sassofono, il contrabasso e il clarinetto.

Fra i gruppi che si distinsero nel progressive vanno citati, oltre ai Pink Floyd, gli Yes e i Soft Machine, i King Crimson, i Gentle Giant, i Traffic, i Van der Graaf Generator.

Anche la parte vocale, prendendo spunto dai coretti stile Beatles utilizzava l'intreccio armonico con voci nere (come quella di Mick Jagger dei Rolling Stones o di Eric Burdon degli Animals), e divenne nei nuovi gruppi inglesi una componente primaria della struttura dei vari brani musicali.

Nascono grandi vocalist come Peter Hammill dei Van der Graaf,Steve Windwood dei Traffic e Greg Lake prima cantante-bassista dei King Crimson poi passato nel supergruppo degli Emerson, Lake & Palmer.

Un discorso a parte meritano i Genesis e i Jethro Tull sia per la particolarità della loro musica e sia per l'importanza che hanno avuto nella crescita del rock inglese e non solo.

I Genesis, per la prima volta portano in scena scenografie complesse e visionarie, l'inserimento di una voce come quella di Peter Gabriel e delle tastiere di Tony Banks fanno di questo gruppo un grosso punto di riferimento del progressive inglese.
Peter Gabriel lascerà nel 1976 e verrà sostituito da Phil Collins, già batterista del gruppo fin dai suoi esordi.

I Jethro Tull seguivano il carisma particolare del flautista-cantante Ian Anderson che inserì a tutti gli effetti il flauto nella musica rock, suonato alla maniera jazz come ad esempio nel brano Locomotive Breath o alla maniera classica come in Bourèe, una variazione/invenzione sul movimento di una suite di Johann Sebastian Bach.
Ian Anderson è un polistrumentista eccezionale, suona chitarra, basso, sassofono, organo hammond e violino,sempre molto attento alla realtà, scrive i suoi brani affrontando in modo diretto e spesso corrosivo, temi religiosi, politici e morali.
Una vera icona del rock e della musica tutta, dal jazz alla musica classica.

domenica 12 luglio 2009

2 - Il Rock Anni 70:storia di un decennio magico


Il Rock Psichedelico


La psichedelia nasce nei primi anni 60 dallo studio di un certo Timoty Leary sui presunti effetti artistici che nascono dal consumo di droghe naturali come il peyote o sintetizzate in laboratorio come l'LSD.
Nasce su una colossale mistificazione, mai del tutto chiarita.





Il rock psichedelico sarà di breve durata, legato soprattutto ai Grateful Dead che dal 1967 al 1970 diventano un fenomeno mediatico con migliaia di persone che seguono i loro concerti per ballare e fumare.
Finisce con l'album Workingman's Dead del 1970 che segna il passaggio del gruppo al country rock.

I Beatles nella loro continua sperimentazione si erano già avvicinati al rock psichedelico nel 1966 con Rubber Soul e poi nel 1967 con Revolver e taluni nelle iniziali della canzone Lucy in the Sky with Diamonds hanno creduto di leggere la sigla LSD.


L'evoluzione del rock

L'emergenza della guerra del Vietnam porta i gruppi e i cantanti americani ad un atteggiamento più politicizzato e consapevole, cambia il modo di fare musica,nasce la canzone di protesta, già presente nel blues e nella lotta per i diritti civili, i testi diventano fondamentali.

Nasce la musica degli anni 70 che arriverà a tali livelli di perfezione da diventare emblema di un periodo, con artisti che hanno fatto la storia della musica moderna.

La musica arriverà ad un livello talmente alto che non potrà più essere ripetuto, sarà il completamento di una evoluzione iniziata quarant'anni prima nei campi di cotone del delta del Mississipi.
(rimando a chi mi sta leggendo al primo post di maggio in cui parlo della nascita del blues).

Gli anni 80 porteranno un modo di fare musica più semplice, senza arte, senza impegno sociale e politico, per fare musica non servirà avere talenti particolari fuori del comune.
L'elettronica inizierà a dare un contributo fondamentale, finisce l'artigiano che diventava artista grazie al talento e ore di prove estenuanti, nasce la figura del musicista che imposta la sua carriera sul look e su un buon software.
La musica è fatta per essere alla portata di tutti, ha perso completamente il suo essere arte, per diventare un gioco, un divertimento che chiunque, con un minimo di orecchio e strumentazione può ripetere.

giovedì 9 luglio 2009

1 - Il Rock Anni 70.storia di un decennio magico


Gli anni settanta si aprirono con una serie di morti eccellenti che, loro malgrado, costituirono un divario fra il rock degli anni sessanta e quello degli anni settanta: Jimi Hendrix nel settembre del 70, Janis Joplin nell'ottobre dello stesso anno e Jim Morrison l'anno seguente.
La serie dei lutti era già iniziata nel 1969 con la scomparsa del chitarrista e fondatore dei Rolling Stones, Brian Jones.
Queste morti andarono a confermare, come già era avvenuto nel blues ma soprattutto nel jazz,lo strano connubio fra la musica e l'abuso di sostanze come alcool, barbiturici, eroina e cocaina.
Un connubio che andava a materializzare quell'immagine di artista maledetto che sembrava normale negli anni 30, con la nascita del blues e fino agli inizi degli anni 70, passando per quella musica psicadelica che andava a incentivare il consumo di droge leggere, non mortali ma certamente dannose, come la marjuana e LSD.
Una immagine che è costata centinaia di morti, fra i più grandi artisti della musica moderna, e dovuta principalmente all'ignoranza dei danni che l'abuso di tali sostanze comportava.
La storia della musica di quegli anni è un continuo elenco di morti dovuti agli abusi di una vita sregolata, come se essere artisti fosse sinonimo di consuni sfrenati, di alcolizzato o di tossico.
La musica è ben altro, ed essere artisti vuol dire vivere completamente per la propria passione, senza pensare ad altro.



Gli anni settanta sono caratterizzati dall'inserimento di nuovi strumenti musicali che arricchiscono questo genere di nuove sonorità, con una grande proliferazione delle sezioni ritmiche.
L'esempio più classico di questa evoluzione è Carlos Santana, con i ritmi latino americani.






Anche in Inghilterra la sezione ritmica diventò basilare per alcuni nuovi gruppi e anche molti che provenivano dagli anni sessanta come i Cream, King Crimson e i Vanilla Fudge.


L'evoluzione di questa parte del rock si ritroverà nei gruppi del cosiddetto hard rock con i Black Sabbath, Thin Lizzy, Led Zeppelin, i Queen, Ac/Dc e i Deep Purple.

Gruppi che daranno il via al punk degli anni 80 con le sue infinite varianti, e con una musica che perderà il suo essere poesia, denuncia sociale, lotta politica.
La musica degli anni 80 e dei decenni successivi, che non tratterò in questi miei articoli, diventerà puro intrattenimento e perderà ogni contatto con la realtà.

La musica che oggi si ascolta non deve far pensare, non vuole avere nessun significato e non lo cerca, si ascolta e finisce nel giro di pochi mesi.
Se un ragazzo prende una chitarra per suonare e per cantare con un gruppo di amici, andrà, anche senza volerlo, a ritrovare i brani che si suonavano e cantavano almeno trent'anni prima.
La musica quella con la M maiuscola sembra rimasta a quegli anni, il resto è solo un ripetere all'infinito gli stessi giri e gli stessi riff, rinnovati, modernizzati, computerizzati, ma sempre quelli.
Nostalgia di un periodo?
Forse, ma è nostalgia di un momento magico, durato quarant'anni, dalla nascita del blues negli anni 30, passando per il jazz, al country, fino agli anni 70, nel quale la musica è arrivata al suo massimo possibile, non ripetibile e non riproponibile.

domenica 5 luglio 2009

Il Rock Anni 60: storia di un decennio magico


Negli anni cinquanta l'America e la sua "nuova generazione" cercavano nuovi modi di esprimersi e di intendere il rock and roll.
La musica era ormai stata influenzata dall'avvento di Elvis e il pubblico era aperto a nuove mode e nuove tendenze, iniziavano a sentirsi le prime chitarre distorte e i primi "urlatori" del rock and roll.
I Rolling Stones avevano dato una grande svolta alla musica già con i primi dischi, ponendo in risalto le chitarre e la batteria incalzante, con ritmi semplici ma incisivi, unendo blues e puro rock garage; tutto appariva incredibilmente giovane e fresco, tanto che già nel 1965 centinaia di gruppi seguivano le orme degli Stones.
I giovani si dividevano fra chi puntava alle melodie strizzando l'occhio anche ai più sperimentali Beatles, che esploravano tra pezzi lenti e canzoni alluginogene le nuove possibilità della musica rock, chi invece ricercava soltanto il rock crudo e veloce come alternativa all'ormai superato Elvis che nella metà degli anni sessanta era ormai apprezzato soltanto dalla vecchia generazione e da qualche irriducibile fan.
Il fenomeno Stones e Beatles si estese trovando l'apice nel 1966 quando innumerevoli gruppi, ognuno con caratteristiche proprie, portavano alla luce tutti i sentimenti di ribellione che erano nell'aria in quei tempi in America.

Nacquero generi come il garage (che univa elementi di musica punk inglese), il freakbeat, di indubbia influenza Beatles, ma il tutto appariva incredibilmente nuovo.
A questo si aggiunse Jimi Hendrix uno dei più grandi chitarristi della storia, il quale apportò una buona dose di psichedelia con un autentico virtuosismo musicale.



Il successo del festival di Woodstock, nell'estate del 1969, fu la consacrazione della nuova cultura giovanile: mezzo milione di persone si riunì per tre giorni, ritrovandosi a condividere, grazie a un grandioso concerto, passioni politiche, gioie e problemi nel segno del folk di Joan Baez e Bob Dylan, ma anche e soprattutto della nuova musica rock.




Il rock estremamnete politicizzato di quegli anni ebbe due figure più intellettuali:
-i Velvet Underground che con Lou Reed autore dei testi, cambiarono radicalmente la definizione di rock.
Autori di soli 4 album, i Velvet Underground scrissero due pietre miliari del rock: The Velvet Underground & Nico e White Light/White Heat.

-i Doors storico gruppo rock autore di indimenticabili melodie e testi interessanti anche da un punto di vista letterario e poetico, grazie al genio di Jim Morrison voce del gruppo.
Da ascoltare l'album di esordio omonimo,il successivo Strange Days e l'album della rinascita Morrison Hotel, che contiene la stupenda Roadhouse Blues.

Il rock and roll americano ebbe un grosso impatto in tutto il mondo, ma probabilmente le influenze maggiori si fecero sentire nel Regno Unito. Innumerevoli giovani inglesi ascoltavano il rythm and blues e i pionieri del rock, iniziando a formare i loro gruppi.
La Gran Bretagna divenne un nuovo centro del rock, portando al fenomeno detto British Invasion dal 1958 al 1969.
Primi fra tutte le band inglesi, i Beatles la band più ammirata, pietra miliare della storia della musica moderna.
I Beatles realizzano il cambiamento che porta alla musica che oggi ascoltiamo, trasformano le radici blues e jazz, comuni a tutta la musica moderna, in qualcosa di molto piacevole da ascoltare ma non banale, anzi estremamente curato nei testi e nella composizione.
Brani che ancora oggi dopo più di 40 anni non hanno perso nulla della loro freschezza e originalità.
Pur non essendo la prima band inglese a sbarcare in America, i Beatles aprirono la strada all'invasione con la loro prima visita negli Stati Uniti nel 1964.
Mentre la Beatlemania dilagava, si affermarono altri gruppi come i Rolling Stones,gli Animals e gli Yardbirds, dove suonava Eric Clapton, altro grande su cui girerà gran parte della musica degli anni 70.
Tra gli altri gruppi inglesi di grande successo negli anni sessanta ricordiamo i Kinks, gli Small Faces e gli Who.

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