domenica 31 maggio 2009

7 - I Grandi del Jazz:Lionel Hampton-Louis Armstrong


Lionel Hampton

(1908-2002) è stato il vibrafonista della swing era, della tradizione, delle vulcaniche performance, supportate da un'orchestra percussiva e trascinante.
Hampton esordisce suonando la batteria in gruppi non proprio famosi della west coast.
Durante una seduta di registrazione con Louis Armstrong gli viene chiesto di suonare il vibrafono: con questo episodio inizia negli anni 30 la sua carriera.
Nel 36 Benny Goodman lo va a sentire nel locale dove si esibisce e immediatamente lo scrittura per delle incisioni e sei mesi dopo lo accoglie nella sua orchestra.
Hampton diviene subito una star e nel 38 prende parte al famoso concerto di Goodman alla Carneige Hall.
Nel 40 forma la sua orchestra, che resterà attiva fino agli anni 90.
Nel 42 incide una famosa hit Flying Home.
Hampton continua su questo versante adattando l'orchestra, ma senza snaturarla, alle influenze bebbop, sotto la sua direzione passano jazzisti che diventeranno a breve famosi come Dinah Washington,Dexter Gordon,Charles Mingus e Fats Navarro.
Durante gli anni 50 la band vacilla per problemi economici e lui si dedica alle collaborazioni con Benny Goodman e Art Tatum.
Hampton riproporrà sempre con grande forza ed entusiasmo la musica che lo ha reso famoso, incurante dei cambiamenti avvenuti nel jazz.
Rimane attivo fino al 1991 quando viene fermato da un collasso.
Riprende a suonare solo nel 2001, muore un anno dopo.


Louis Armstrong

(1901-1971) carismatico e innovativo, al suo talento ed alla sua luminosa personalità si deve molta della popolarità del jazz, che esce dai confini della sua regione d'origine per diventare un genere musicale amato in tutto il mondo.
Armstrong raggiunse la fama inizialmente come trombettista, ma fu anche uno dei più importanti cantanti, soprattutto verso la fine della sua carriera.
Il soprannome Satchmo è un diminutivo per Satchelmouth, riferimento scherzoso alla sua grande bocca.
Gli amici e i colleghi musicisti lo chiamavano solitamente Pops, che è anche il modo con cui Armstrong li chiamava a sua volta.
Il modo di suonare di Armstrong è pieno di melodie originali ispirate e gioiose, sbalzi creativi, ritmi trascinanti e ritmi rilassati, il genio di questi passaggi creativi è eguagliato dalla bravura di Armstrong, rifinita da una pratica costante, con cui estese le gamme, i toni e le possibilità tecniche della tromba.
Armstrong creò il ruolo del solista jazz, prendendo ciò che essenzialmente era una musica popolare collettiva e trasformandola in una forma d'arte capace di offrire enorme spazio all'espressione individuale.
A mano a mano che la sua popolarità cresceva, anche il canto divenne importante, sperimentando con la propria voce come faceva con la sua tromba.
Iniziò a suonare giovanissimo la cornetta nelle bande cittadine e sui battelli di New Orleans che facevano la spola lungo il Mississipipi.
Nel 22 Armstrong lasciò la città e si trasferì a Chicago per unirsi alla Creole Jazz Band di Joe King Oliver.
Nei primi anni 20 la band di Oliver era la più importante di Chicago, in un periodo in cui Chicago stessa era il centro del jazz.
Fu lì, nel 23 che Armstrong incise i suoi primi dischi suonando come secondo cornetto nella band di Oliver, inclusi alcuni assoli.
Nel 24 Armstrong partì per New York chiamato da Fletcher Hendertson e fu allora che Armstrong passò alla tromba, per armonizzarsi meglio con gli altri musicisti della sezione dei fiati.
In questo periodo fece anche numerose incisioni arrangiate dal suo vecchio amico, il pianista Clarence Williams, anch'egli originario di New Orleans. Queste registrazioni comprendevano esecuzioni di piccole band, in alcune delle migliori vedono Armstrong duettare con uno dei suoi pochi degni rivali in termini di talento e tecnica, Sidney Bechet.
Tornò a Chicago nel 25 e iniziò a incidere a proprio nome con i suoi famosi complessi Hot Five e Hot Seven brani famosi come Potato Head Blues, Muggles (riferita alla marijuana) e West End Blues, la cui musica divenne lo standard del jazz per molti anni a venire.
Nel 43 si stabilì definitivamente a New York.
Nei trent'anni successivi, Armstrong si esibì per oltre trecento serate l'anno.
La maggior parte dei suoi concerti fu tenuta insieme ad una piccola band stabile, gli All Stars di cui facevano parte Barney Bigard, Earl Hines e Barret Deems.
Durante la sua lunga carriera suonò e cantò con i musicisti ed i cantanti più importanti, da Bing Crosby a Billie Holiday, da Duke Ellington a Bessie Smith, ma in particolare fu importante il sodalizio con Ella Fitzgerald, con la quale incise tre album: Ella & Louis, Ella & Louis again e Porgy and Bless.
I suoi dischi degli anni 50 Satch Plays Fats, in cui interpreta composizioni di Fats Waller e Louis Armstrong Plays W.C.Handy sono forse gli ultimi suoi grandi momenti creativi, benché anche lavori successivi come Disney Songs the Satchmo Way abbiamo i loro momenti forti.
Tuttavia le sue ultime produzioni furono criticate per essere troppo semplicistiche o ripetitive.
Armstrong incise molte canzoni di successo, tra cui Stardust, What a Wonderful World, When the Saints Go Marchin' In, Dream a Little Dream of Me, Ain't Misbehavin' e Stompin' at the Savoy. We Have All the Time in the World.
Venne fortemente criticato per il suo non prendere posizioni a livello politico, per il suo comportamento da Zio Tom, accettando di tenere concerti dove i neri non potevano entrare.
In anni di lotte per i diritti civili e di segregazione razziale preferì stare dietro le quinte, estremamente generoso, fu il più grande finanziatore di Martin Luther King.
Armstrong mantenne la sua agenda sempre piena fino a pochi anni prima della sua morte, e con la sponsorizzazione del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti, che gli valse il soprannome di "Ambassador Satch", fece tour attraverso tutto il mondo riscuotendo ovunque un grande successo.
Morì di attacco cardiaco nel 1971 a 69 anni.
Ha influenzato lo sviluppo successivo del jazz in modo determinante, anche se la sua personalità incontenibile, sia come musicista che come figura pubblica, è stata tanto forte da mettere in parte in ombra il suo lavoro di cantante e musicista.
Come virtuoso della tromba, Armstrong ebbe uno stile unico e un talento straordinario per l'improvvisazione melodica, con lui diventa strumento solista e le sue innovazioni sono diventate gli standard per chi è venuto dopo di lui.
Aveva una voce bassa molto caratteristica, che sfruttava con la destrezza dell'improvvisatore per rendere maggiormente espressive le parole e la melodia.
Molte delle incisioni di Armstrong sono tuttora popolari a decenni dalla sua morte ed un grande numero di dischi, lungo tutta la sua carriera, è continuamente in ristampa.
I suoi dischi del 1923 con Joe "King" Oliver continuano ad essere presi come esempio dello stile delle jazz band di New Orleans.
Melancholy Blues, registrata insieme agli Hot Seven è stata inclusa nel disco messo a bordo della sonda Voyager e inviata nello spazio esterno per rappresentare una delle più grandi opere dell'umanità.

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