sabato 9 aprile 2011

I Grandi del Blues: 29 - Taj Mahal





Henry Saint Clair Fredericks nasce nel 1942, famoso nel blues con il nome di Taj Mahal, suona chitarra, banjo e harmonica.





Il suo blues si miscela alla world music, si accosta a suoni caraibici e africani, in uno stile assolutamente personale, molto bello da ascoltare.

Nasce in una famiglia dove la musica era di casa, la madre cantava in un coro gospel, il padre un arrangiatore e pianista West Indian Jazz (un jazz originario delle Isole Caraibiche molto fedele alla ricerca delle origini della musica nera).

Il piccolo Henry da piccolo ascoltava musica da una radio ad onde corte, e fedele agli insegnamenti familiari, ha sempre cercato di suonare un blues vero,legato alla cultura dei neri americani, un blues moderno ma legato ai canti degli schiavi nei campi di cotone del delta del Mississipi.


A 13 anni inizia a suonare la chitarra e a 16 a lavorare in una fattoria.

Nel 1959 prende il nome di Taj Mahal, in omaggio a Gandhi, il profeta indiano della non violenza, e lascia gli studi di agraria e prende la strada della musica.


Il suo primo gruppo è Taj Mahal & The Elektras.

Nel 1964 forma The Rising Sons con Ry Cooder e Jessie Lee Kincaid, una delle prime band di bianchi e neri insieme, ma non ha successo e si scioglie.

Nel 1993 è uscito un album The Rising Sons Featuring Taj Mahal and Ry Cooder, con le registrazioni mai pubblicate di quel periodo.




Mahal inizia la carriera da solista, suona con Howlin' Wolf, Buddy Guy e Muddy Waters.

Nel 68 incide il suo primo album Taj Mahal, nel 69 The Natch'l Blues e nello stesso anno Giant Step/De Old Folks At Home.




Inizia la collaborazione con i Rolling Stones, che proseguirà negli anni seguenti, e partecipa al film The Rolling Stones Rock and Roll Circus.
Incide per la Columbia 12 album dal 1960 al 1970.

Nel 70 inizia a miscelare il suo Blues con la World Music, inserendo suoni West Indian, Carribbean, Jazz e Reggae.
Nel 72 scrive la colonna sonora per il film Sounder.
Nel 76 lascia la Columbia per la Warner Bros con la quale incide tre album, fra questi molto bello è l'album del 77 Brothers, la colonna sonora del film omonimo.



Inizia un periodo di crisi.

Nel 1981 si trasferisce alle Haway dove forma The Hula Blues Band e nel 88 incide Taj per la Gramavision.



Collabora con Eric Clapton e Etta James e nel 97 torna alla grande vincendo il Grammy Awards per Senor Blues e nel 2000 per Shoutin' in Key.

Taj Mahal è un esperto etnomusicologo, ha studiato per anni il folk Carribbean e West Africa.

La sua musica è un insieme di reggae, calypso (un folk degli schiavi neri di Trinidad), jazz, zydeco (un folk dei creoli della Louisiana), rhythm and blues, gospel e country blues.

I primi album di questa nuova musica sono: Recycling The Blues & Other Related Stuff del 1972 e Mo' Roots del 1974.

La punta massima del suo stile la raggiunge con Kulanjan del 1999.

Un artista nel vero senso della parola, uno studioso che ha analizzato il blues in ogni sua forma, seguendone la storia dai canti africani a quelli di tutti i popoli che arrivarono in America, ognuno portando la sua cultura.

Un insieme di razze e religioni che hanno fatto evolvere il costume e la storia ed hanno consentito agli Stati Uniti di diventare, nel bene e nel male, un paese assolutamente unico.

Da questo mix nasce il blues e tutta la musica moderna.

Taj Mahal in questo ha fatto scuola, il suo blues è da ascoltare, un blues che si è evoluto e, miscelandosi con le più diverse culture, è diventato fresco, attuale, moderno, un mix assolutamente unico e godibile.

Discografia Essenziale

1968 - Taj Mahal
1968 - The Natch'l Blues
1969 - Giant Step/De Ole Folks At Home
1971 - The Real Thing
1971 - Happy Just To Be Like I Am
1976 - Satisfied 'N Tickled Too
1977 - Brothers (Soundtrack)
1983 - Take A Giant Step
1986 - Taj
1997 - Señor Blues
1998 - Sacred Island
1999 - Kulanjan
2000 - Shoutin' In Key
2003 - Hanapepe Dream

2003 - Blues with Feeling
2004 - Etta Baker with Taj Mahal
2005 - Mkutano Meets The Culture Musical Club Of Zanzibar

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