martedì 14 luglio 2009

3 - Il Rock Anni 70:storia di un decennio magico


Il Rock Progressivo


Nel frattempo a Londra si affacciavano personaggi come Arthur Brown, Pink Floyd e Soft Machine che cominciarono ad introdurre nella musica rock nuove atmosfere e musicisti pronti a spaziare in melodie musicalmente più complesse rispetto a quelle del rock primitivo che basava la sua musica sullo schema voce-chitarra-basso elettrico e batteria. L'introduzione delle tastiere ebbe un ruolo fondamentale in questo cambia-mento di rotta, anche se il rock duro rimase alla base di molti grandi gruppi, un esempio per tutti i Led Zeppelin.





In quegli anni la musica prese una strada che sconvolse il modo di fare rock:il tastierista Keith Emerson esibì un modo nuovo di usare gli strumenti classici come il pianoforte miscelando sonorità rock con quelle del ragtime, del jazz e della musica classica (famosa in questo senso la versione del Blue Rondò a La Turk di Bach).





Gli anni settanta furono unici anche per le sperimentazioni, i generi più disparati come il country, la classica, il jazz, il blues si fusero con il rock, in nuove sonorità e con nuove strumentazioni.

Alla base di questa rivoluzione fu coinvolta anche la tecnologia che nel frattempo aveva introdotto nella musica strumenti come il sintetizzatore, il moog, il mellotron che ebbero una grossa influenza sui tastieristi e aprirono la stagione del progressive.
La maggior parte dei musicisti ormai provenivano dai conservatori, le melodie e le strutture dei brani si andavano raffinando e venivano inseriti strumenti come il flauto, il sassofono, il contrabasso e il clarinetto.

Fra i gruppi che si distinsero nel progressive vanno citati, oltre ai Pink Floyd, gli Yes e i Soft Machine, i King Crimson, i Gentle Giant, i Traffic, i Van der Graaf Generator.

Anche la parte vocale, prendendo spunto dai coretti stile Beatles utilizzava l'intreccio armonico con voci nere (come quella di Mick Jagger dei Rolling Stones o di Eric Burdon degli Animals), e divenne nei nuovi gruppi inglesi una componente primaria della struttura dei vari brani musicali.

Nascono grandi vocalist come Peter Hammill dei Van der Graaf,Steve Windwood dei Traffic e Greg Lake prima cantante-bassista dei King Crimson poi passato nel supergruppo degli Emerson, Lake & Palmer.

Un discorso a parte meritano i Genesis e i Jethro Tull sia per la particolarità della loro musica e sia per l'importanza che hanno avuto nella crescita del rock inglese e non solo.

I Genesis, per la prima volta portano in scena scenografie complesse e visionarie, l'inserimento di una voce come quella di Peter Gabriel e delle tastiere di Tony Banks fanno di questo gruppo un grosso punto di riferimento del progressive inglese.
Peter Gabriel lascerà nel 1976 e verrà sostituito da Phil Collins, già batterista del gruppo fin dai suoi esordi.

I Jethro Tull seguivano il carisma particolare del flautista-cantante Ian Anderson che inserì a tutti gli effetti il flauto nella musica rock, suonato alla maniera jazz come ad esempio nel brano Locomotive Breath o alla maniera classica come in Bourèe, una variazione/invenzione sul movimento di una suite di Johann Sebastian Bach.
Ian Anderson è un polistrumentista eccezionale, suona chitarra, basso, sassofono, organo hammond e violino,sempre molto attento alla realtà, scrive i suoi brani affrontando in modo diretto e spesso corrosivo, temi religiosi, politici e morali.
Una vera icona del rock e della musica tutta, dal jazz alla musica classica.

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